La Polizia francese ha arrestato giovedì sera tre donne implicate nelle indagini sull'automobile, una Peugeot 307, contenente delle bombole di gas ritrovata lo scorso weekend nei pressi di Notre Dame, a Parigi. Secondo le autorità, le tre donne, di 39, 23 e 19
anni, si preparavano a compiere azioni "violente" e "imminenti". Arrestato anche un uomo, compagno di una delle tre donne fermate, noto ai servizi di intelligence francesi come islamista radicale. L'operazione è stata condotta nel tardo pomeriggio a Boussy-Saint-Antoine, 25 km a sud-est di Parigi. Un poliziotto è stato ferito con un colpo di coltello a una spalla da una delle tre donne, che è rimasta a sua volta ferita a una gamba da un colpo d'arma da fuoco degli agenti della Direzione Generale della Sicurezza interna (Dgsi). La giovane donna ferita, di 19 anni, era ricercata perché figlia del proprietario della vettura trovata con le bombole di gas. Aveva giurato fedeltà allo Stato islamico ed era già stata segnalata dai servizi segreti per la sua radicalizzazione. Gli investigatori stanno cercando di capire come mai la Peugeot 307, con luci di emergenza accese e senza targa, era parcheggiata nel quartiere latino. All'interno della vettura, cinque bombole di gas e tre cilindri diesel che hanno fatto pensare ad un attacco pianificato. Ma nessun sistema di innesco è stato trovato in loco. Secondo le prime ipotesi le tre donne stavano preparando un attentato alla Gare de Lyon di Parigi. La Procura anti-terrorismo della capitale francese ha aperto un'inchiesta per associazione a delinquere per crimini terroristici. Secondo quanto appreso, le tre presunte jihadiste volevano vendicare l'uccisione del "ministro degli attentati" del Daesh, al-Adnani.
Vie: Rainews24 | Francesoir
Foto: France24
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