Il Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli e il Nucleo Speciale Polizia Valutaria di Roma hanno eseguito 8 misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta delle locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti soggetti
accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commercializzazione di banconote contraffatte, falsificazione di atti e documenti, smercio di marche da bollo contraffatte e detenzione di carte di credito clonate. Durante l'operazione, denominata "Deep web", sono stati effettuati anche sequestri di beni riconducibili agli stessi indagati. L'indagine, che si è avvalsa del contributo essenziale di Europol, è stata avviata nel 2015 ed ha consentito di ricostruire, tra l'altro, la peculiare metodologia utilizzata dall'organizzazione per perpetrare i suoi traffici illeciti. In particolare, il sodalizio, sfruttando le notevoli abilità informatiche di un stabiese, individuava i clienti finali mediante la pubblicazione di annunci riguardanti la vendita di banconote di euro false su un sito del deepweb, la parte "invisibile" di internet. Tra i mezzi di pagamento preferiti dalla compagine vi era il canale dei money transfer e i bitcoin. Considerato che le banconote contraffatte venivano smerciate ad un prezzo pari a circa il 30% del valore facciale, si calcola che la banda abbia commercializzato banconote false per oltre 600mila euro.
Via: Guardia di Finanza
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