Personale della Dia e dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, con l'ausilio della Guardia di Finanza, ha eseguito nel territorio di Ladispoli e Cerveteri una misura di sequestro beni, emessa dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale capitolino su proposta del
Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, nei confronti di 5 capifamiglia accusati di associazione per delinquere. Si tratta in sostanza di tre ceppi familiari di origine Sinti che si sono successivamente fusi in un unico gruppo familiare stanziatosi definitivamente a Cerveteri fin dagli anni '80. Gli indagati, accomunati da stretti vincoli familiari e gravati da numerosi precedenti penali, sono attivi sia nel Lazio che in note località turistiche del territorio nazionale ed estero. Il provvedimento scaturisce dagli esiti di un'attività investigativa avviata nel 2016 dal Centro Operativo Dia di Roma e diretta ad individuare possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nell'hinterland romano, che ha consentito di accertare, oltre alla pericolosità sociale dei citati soggetti, anche evidenti profili di sperequazione tra il patrimonio posseduto e i redditi dichiarati dagli stessi. Il valore dei beni oggetto di sequestro ammonta a oltre 30 milioni di euro e riguarda 23 immobili, tra cui 9 ville di lusso (alcune con piscina e campo di calcetto annessi), terreni agricoli, ditte individuali, società, numerosi veicoli e conti correnti.
Via: AdnKronos
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