La Polizia di Stato di Trento ha eseguito 11 misure cautelari, emesse dall'Autorità giudiziaria, nei confronti di altrettanti soggetti (9 centroafricani e 2 italiani), ritenuti responsabili a vario titolo di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Durante l'operazione,
denominata "Mandinka 2", è stata arrestata un'altra persona, anch'essa originaria dell'Africa, con l'accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Denunciati in stato di libertà altri 24 richiedenti asilo coinvolti nell'indagine. L'attività investigativa, svolta dalla Squadra Mobile di Trento con il coordinamento della Procura della Repubblica di Rovereto, trae origine dalla prima parte dell'operazione, conclusasi un anno fa, durante la quale, dopo alcuni casi di overdose, venne scoperto che lo stupefacente era venduto dai richiedenti asilo ospitati nel centro di Marco di Rovereto (Trento) e in altre strutture della provincia. Gli investigatori hanno accertato che il gruppo criminale acquistava a Roma la droga, in prevalenza eroina e hashish, per poi spacciarla nelle piazze di Trento e nei pressi delle scuole. Per eludere i controlli gli spacciatori comunicavano tra loro utilizzando WhatsApp, mentre per incrementare il loro giro d'affari avevano coinvolto un certo gruppo di tossicodipendenti italiani, i quali consegnavano le dosi ai loro amici in luoghi diversi da quelli soliti, più controllati dalle forze dell'ordine.
Via: Polizia di Stato
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