Il governo ha varato nel corso del Consiglio dei Ministri un decreto legge sulla sicurezza urbana, come preannunciato dal ministro dell'interno Marco Minniti, per rispondere alle richieste di sindaci e Anci. Le novità principali riguardano l'estensione dei poteri dei primi cittadini
che ne avevano sollecitato i punti fondamentali. Il decreto legge crea un nuovo organismo, il Comitato metropolitano, co-presieduto dal prefetto e dal sindaco della Città metropolitana, che svolge attività di analisi sulla sicurezza urbana nel territorio di riferimento. Rafforzato il potere di ordinanza sindacale, non limitata più soltanto alle circostanze "contingibili e urgenti" ma anche per garantire la tutela del decoro e della quiete, come le ordinanze contro la prostituzione in strada o contro la somministrazione di alcolici in specifiche aree. Vengono così introdotte sanzioni amministrative da 300 a 900 euro con l'allontanamento fino a 48 ore per chi leda il decoro urbano o la libera fruizione di infrastrutture, luoghi di pregio artistico e storico, anche abusando di alcolici o droghe, esercitando la prostituzione "in modo ostentato", il commercio abusivo o facendo accattonaggio molesto. E per chi si è ripetutamente reso protagonista di lesioni al decoro urbano scatta il Daspo urbano, l'allontanamento fino a 12 mesi. Stessa misura, ma per un periodo da 1 a 5 anni, per chi spaccia droga in discoteche e locali di intrattenimento. Il decreto introduce inoltre disposizioni finalizzate a garantire l'effettività dei provvedimenti di espulsione degli stranieri irregolari dal territorio dello Stato, riducendo i tempi di esame per le domande di asilo. A tal fine verranno realizzati dei Centri permanenti per il rimpatrio (Cpr) che prenderanno il posto dei Cie.
Foto: Governo
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