Messina, fallito agguato mafioso contro presidente parco: 14 avvisi

La Procura della Repubblica di Messina ha emesso 14 avvisi di garanzia, a carico di altrettanti soggetti, ipotizzando il reato di tentato omicidio aggravato. I provvedimenti sono stati disposti nell'ambito dell'inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia messinese, che ha delegato le indagini alla Squadra Mobile, per il fallito attentato a Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi, avvenuto la notte tra il 17 e il 18 maggio 2016 nel bosco della Miraglia. Le informazioni di garanzia sono funzionali all'esecuzione di accertamenti tecnici non ripetibili a carico degli indagati, soprattutto in relazione alla comparazione del Dna prelevato dalle tracce biologiche repertate sul luogo dell'agguato, dove furono trovati alcuni mozziconi di sigarette e due bottiglie molotov. La pista privilegiata dagli inquirenti è quella della "mafia dei pascoli" che si sarebbe ribellata ai controlli messi in atto dallo stato sul business dei finanziamenti pubblici europei per il settore agricolo grazie al Protocollo di legalità voluto da Antoci. I sicari si erano appostati dietro un muretto della statale 289, tra Cesarò e San Fratello, dove attesero l'auto blindata di Antoci. A rallentare la vettura sulla quale viaggiava con due uomini di scorta, alcune grosse pietre poste deliberatamente sulla carreggiata. Quando la macchina si fermò il commando aprì il fuoco sulla vettura, ma la blindatura della carrozzeria fermò i pallettoni di grosso calibro. Contro gli attentatori spararono gli agenti di una seconda macchina di scorta che seguiva Antoci. A terra, secondo quanto raccontarono alcuni testimoni, alcune tracce di sangue che fecero presagire come uno dei sicari rimase ferito nel corso della sparatoria. 

Via: ANSA

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