Il Consiglio dei Ministri ha approvato venerdì 19 maggio il decreto, proposto dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che introduce l'obbligo delle vaccinazioni per l'iscrizione scolastica. I vaccini saranno obbligatori, pena la non iscrizione a scuola, nella
fascia di età da 0 a 6 anni, ossia in nidi e asili. Altrettanto obbligatori saranno nelle scuole dell'obbligo, cioè dai 7 ai 16 anni, ma in questo caso sono previste ingenti sanzioni, aumentate anche fino a trenta volte rispetto alle attuali, (ma non il divieto di iscrizione alla scuola) in caso di violazione della normativa. Le regole entreranno in vigore dal prossimo anno scolastico 2017-2018. Secondo le ultime stime dell'Istituto Superiore di Sanità, sarebbero circa 800mila i minorenni che non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione contro il morbillo, quella che attualmente ha la più bassa copertura tra le 12 diventate obbligatorie (85 percento). In particolare, la situazione più complessa sarebbe quella relativa alle scuole elementari, dove il numero dei non vaccinati si aggirerebbe intorno ai 290mila. Si tratta dei vaccini contro polio, difterite, tetano, epatite b, pertosse, emofilo b, meningococco b e c, morbillo, rosolia, parotite e varicella. Chi non è in regola con il certificato vaccinale, non potrà essere iscritto dai genitori all'asilo nido e alla scuola materna. Gli istituti scolastici avranno il compito di segnalare casi sospetti alle Asl di competenza. Le famiglie saranno invitate a provvedere e in caso di rifiuto scatterà la sanzione (da 500 a 7.500 euro) ed eventualmente anche la segnalazione al Tribunale dei minori. Il Piano del Servizio Sanitario Nazionale interviene, inoltre, sul fronte del comportamento dei medici nei confronti dei vaccini, prevedendo sanzioni disciplinari o contrattuali.
Via: Repubblica Salute
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