Almeno ventidue persone sono morte e 120 sono rimaste ferite nell'esplosione avvenuta ieri sera a Manchester alla fine di un concerto di Ariana Grande. La polizia ha confermato che tra le vittime vi sono bambini. L'attacco è avvenuto intorno alle 22.35
alla Manchester Arena, dove la cantante si era appena esibita davanti a una folla composta per lo più da adolescenti. Alcuni media hanno parlato di una "bomba farcita di chiodi" usata come ordigno. Il capo della polizia di Manchester, Ian Hopkins, ha confermato che si è trattato di una singola esplosione provocata da un kamikaze che aveva un "ordigno rudimentale che ha fatto detonare". La deflagrazione è avvenuta nel foyer, poco lontano dalla biglietteria, mentre gli spettatori stavano iniziando a lasciare l'area, che ha una capienza di circa 20mila persone. In pochi minuti è stato il panico, con centinaia di persone che urlavano, cercando una via di fuga. All'inizio si è parlato di due esplosioni, ma poi la polizia ha fatto chiarezza, specificando che si trattava di una sola deflagrazione. Pochi minuti dopo l'esplosione un secondo pacco sospetto è stato trovato poco distante dal luogo dell'attacco ed è stato fatto brillare, ma si è trattato di un falso allarme. Si tratta del peggiore attentato nel Regno Unito dal 7 luglio del 2005, quando a Londra una serie di esplosioni causate da attentatori suicidi provocarono 56 morti.
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