La Procura di Torre Annunziata (Napoli) ha aperto un'inchiesta, al momento contro ignoti, con l'ipotesi di disastro colposo e omicidio plurimo sul crollo della palazzina di 4 piani in via Rampa Nunziante. Le indagini sono affidate ai Carabinieri della Compagnia della
cittadina oplontina. Un collegio dei periti verrà nominato al più presto per accertare le cause del crollo. Sotto la lente degli investigatori i lavori di ristrutturazione in corso al primo e al secondo piano dell'edificio. Lavori per i quali sarebbe stata regolarmente presentata una Denuncia di Inizio attività (Dia) in Comune. I lavori, se fatti male, potrebbero aver causato danni alla statica del palazzo anni '50 che si affaccia sulla strada ferrata della linea ferroviaria che congiunge Napoli con Salerno. Il disastro è avvenuto alle 6,25 di venerdì 7 luglio, quando è crollata su sé stessa la palazzina sulla strada panoramica che dalla litoranea conduce agli stabilimenti balneari. Sul luogo sono intervenuti Vigili del fuoco, Polizia, Carabinieri e volontari della Protezione civile con unità cinofile. Due le famiglie coinvolte nel crollo, otto le salme recuperate. La famiglia Guida con Pasquale Guida, la moglie Anna e due figli di 8 e 14 anni. La famiglia Cuccurullo, composta dal tecnico del Comune, l'architetto Giacomo Cuccurullo, dalla moglie Eddy Raiola e dal loro figlio di 27 anni, Marco. E poi Pina Aprea, la sarta di 65 anni che abitava da sola. Le salme sono state portate all'obitorio dell'ospedale di Castellammare di Stabia. Da quanto si è appreso, la data dell'esame autoptico sui corpi sarà fissata tra martedì e mercoledì prossimi. Resteranno fuori dalle loro abitazioni per almeno altre 48 ore le 18 famiglie evacuate a scopo precauzionale dalla parte dell'immobile non crollato.
Fonte: Il Mattino
Via: Rainews24
Foto: Vigili del Fuoco
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