Catania, mani della mafia sulla gestione dei rifiuti: 16 arresti - video

La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Catania su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 16 soggetti accusati, a vario titolo, di associazione di
tipo mafioso, turbata libertà di scelta del contraente aggravata e corruzione. Si tratta di imprenditori, funzionari e anche un giornalista, nonché elementi di spicco dei clan Cappello e Laudani di Catania. Al centro dell'operazione, denominata "Gorgni", l'illecita gestione dei rifiuti nei Comuni di Trecastagni, Misterbianco e Aci Catena, con diramazioni nella Sicilia Orientale. Emesso un decreto di sequestro che ha interessato società, immobili, terreni, automezzi e disponibilità finanziarie per un valore di circa 30 milioni di euro. L'inchiesta è scaturita dall'emissione nel 2015 di un provvedimento di interdittiva antimafia, nei confronti di una ditta di Misterbianco. L'analisi della documentazione ha consentito di rilevare, tra l'altro, irregolarità nell'affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti. Dalle intercettazioni emerge come l'amministratore unico della società, vincitrice delle gare d'appalto, si rapporta in modo paritario ai boss mafiosi. Nel blitz sono stati impegnati 150 uomini della Dia di Catania, supportati dai Centri operativi di Palermo, Reggio Calabria, Caltanissetta, Messina e dalla Dia di Roma.


Via: AskaNews

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