Nuova ondata di partenze dall'Africa verso l'Italia con quasi 1.400 migranti soccorsi nel Mediterraneo nelle ultime 48 ore. Tre le navi umanitarie presenti in zona Sar e gli assetti militari di Eunavformed che sono intervenuti in soccorsi plurimi su indicazioni della Centrale operativa della Guardia Costiera di Roma prendendo a bordo 1.361 migranti già sbarcati o in rotta verso i porti siciliani. Inoltre, un naufragio a qualche decina di miglia a nord di Sabratha ha provocato almeno undici vittime, tante sono le salme recuperate dalla Guardia costiera libica, che ha riportato indietro 263 persone. Una impennata improvvisa, probabilmente favorita anche dalle buone condizioni meteo, ma anche dalle nuove turbolenze provocate dal mistero sulla sorte del generale Khalifa Haftar. Tra sabato e domenica Ong ma anche navi militari di Eunavformed sono intervenute in soccorso di diversi gommoni e anche di un barcone in legno. Sono 538 le persone a bordo della nave Aquarius di Sos Mediterranée che sono arrivate nel porto di Trapani, altre 93 sono state sbarcate ieri a Pozzallo da una nave militare, e 500 sono su una nave tedesca di Eunavformed che ha avuto assegnato Catania come porto di sbarco, 134 sono state salvate dalla Proactiva Open Arms, mentre 94 sono a bordo della Seawatch che, dopo l'ennesimo soccorso conteso con una motovedetta libica, ha ottenuto il permesso di recuperarle. Il numero di migranti giunti ieri in Italia è superiore ai dati registrati negli ultimi periodi. Secondo gli ultimi dati diffusi dal Viminale, sono 6.161, il 75% in meno rispetto ai 24.278 registrati nello stesso trimestre del 2017. Il calo è ancora più marcato per quanto riguarda gli stranieri partiti dalla Libia: sono 4.399, contro i 23.549 dello scorso anno.
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