Brasilia, ex terrorista Battisti latitante in fuga: forse è fuori dal paese

La Polizia federale brasiliana (Pf) continua le ricerche di Cesare Battisti, latitante dopo il via libera all'estradizione concessa dal presidente uscente Michel Temer. Il ministro brasiliano della Pubblica sicurezza Raúl Jungmann non esclude che Battisti, condannato in
Italia per omicidio, sia fuggito dal Brasile. Parlando alla radio CBN, Jungmann ha spiegato che questa ipotesi è fra quelle prese in considerazione dai poliziotti federali. Alla domanda dell'intervistatore sulla possibile fuga di Battisti, il ministro infatti ha ammesso: "È una possibilità. Non so dire se alta, ma è una possibilità". Un commissario federale della Pubblica sicurezza, citato dal sito di notizie G1 ha detto che l'ex militante dei Proletari armati per il comunismo (Pac) è stato visto l'ultima volta una quindicina di giorni fa a Cananeia, una piccola città costiera nello stato di San Paolo dove ha vissuto per alcuni anni. L'avvocato dell'italiano, Igor Tamasauskas, dice di non sapere dove si trovi il suo assistito. "Ho cercato di sentirlo ma ancora non ci sono riuscito. L'ultimo contatto che ho avuto con lui è stato all'inizio di dicembre", ha detto ai microfoni di Un Giorno da Pecora su Rai Radio1, annunciando che "stiamo preparando un ricorso, perché a prescindere se sia giusta o no questa decisione c'è la precedente decisione dell'allora Presidente Lula, 8 anni fa, di non concedere l'estradizione". Intanto però, la polizia federale brasiliana ha diffuso almeno 20 foto segnaletiche di Cesare Battisti, con tutti i tipi possibili di travestimenti che l'italiano potrebbe utilizzare per sfuggire al mandato d'arresto del Supremo tribunale federale (Stf) di Brasilia. Battisti è stato mostrato in identikit con barba, baffi, occhiali e cappello, per facilitarne l'eventuale identificazione da parte della polizia o di testimoni. L'Agencia Brasil ha invitato chiunque abbia informazioni su Battisti a contattare le autorità per telefono o mail, garantendo "il totale rispetto dell'anonimato". Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato una lettera a Temer ringraziandolo per la decisione. "Signor Presidente, vorrei esprimere il mio sincero ringraziamento per la sua decisione sul caso del cittadino italiano Cesare Battisti, che è stato condannato in via definitiva dai Tribunali italiani per gravi crimini e finora è sfuggito all'esecuzione delle sentenze in questione". Negli giorni scorsi un gruppo di agenti italiani è arrivato nel Paese sudamericano ed è pronto a prendere in consegna l'ex terrorista rosso una volta che sarà catturato.


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