Enna, disarticolato clan mafioso per racket e furti: 21 arresti - video

I Carabinieri del Ros hanno eseguito, in provincia di Enna ed in altre località italiane, 21 provvedimenti cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Caltanissetta su richiesta della locale Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia, a
carico di altrettanti soggetti - sei di quali già detenuti per altri fatti - accusati, a vario titolo, di associazione di stampo mafioso, omicidio, estorsione, reati concernenti le armi, rapina, furto, ricettazione e turbativa d'asta. L'indagine denominata "Kaulonia", avviata alla fine del 2015, ha ricostruito la composizione, i ruoli e gli affari della famiglia di Pietraperzia compagine che all'interno di Cosa Nostra ha rivestito nel tempo un ruolo di sicuro rilievo. Una sorta di joint venture tra la stessa famiglia mafiosa con la potente mafia di Catania, la cosca Ercolano-Santapaola. La violenza e la spregiudicatezza sono i tratti caratteristici del clan che, nell'arco dell'intera indagine attraverso un gruppo di soggetti "a disposizione", poneva in essere numerose efferate azioni dirette da una parte a riaffermare la presenza sul territorio del clan e dall'altra a reperire il denaro necessario a finanziarsi. È stata fatta luce, inoltre, su numerosi episodi criminosi tra cui l'omicidio di Filippo Marchì, avvenuto il 16 luglio del 2017 a Barrafranca. I killer dopo aver sparato al 50enne, lo avevano finito con un colpo che gli aveva devastato il volto.


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