Napoli, varata più grande nave della Marina militare: ecco la Trieste

E' stata varata oggi, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la nave "Trieste", in costruzione nello stabilimento Fincantieri di Castellammare di Stabia (Napoli). La nuova nave, specializzata soprattutto nell'assalto anfibio, ruolo
per il quale è stata concepita e progettata, e dotata di ponti di volo sia per elicotteri che per caccia a decollo e atterraggio rapido o verticale, fra i quali i molto discussi caccia F-35 nel caso dovesse riceverne in dotazione, sostituirà la portaelicotteri "Garibaldi" - che in questo momento a sua volta sostituisce la "Cavour" nel suo ruolo - ed è la nave più grande della Marina militare. Tra le autorità sono presenti il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, la ministra della Difesa Elisabetta Trenta, il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, il capo di Stato maggiore della Marina militare, ammiraglio di squadra Valter Girardelli, oltre alle autorità locali a partire dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il sindaco della Città metropolitana di Napoli Luigi de Magistris. Ufficialmente la Trieste è una Lhd, acronimo inglese per indicare una portaelicotteri. Ed è nata con una vocazione profondamente umanitaria: una "nave di pace" ossia un'unità "a doppio uso", pronta a mettersi al servizio della Protezione civile in caso di catastrofi. Le dimensioni sono maestose: 245 metri e un dislocamento di 33 mila tonnellate. Per avere un termine di paragone, l'attuale ammiraglia - la portaerei Cavour - si ferma a 27.900 tonnellate. Il costo preventivato, poi, è altissimo: 1.126 milioni di euro. Spesa giustificata dalle dotazioni. Come il bacino allagabile, che permette di caricare nel ventre della Trieste grandi mezzi da sbarco. O gli strumenti elettronici che include il più moderno dei radar: il Kronos, orgoglio della tecnologia nazionale, capace di scoprire missili balistici a oltre 1.500 km di distanza. Per le missioni di soccorso, invece c'è un ospedale con tutte le apparecchiature diagnostiche e le sale operatorie per curare 28 malati gravi. In più, ci sono altri seicento posti letto destinati ai nostri marines.



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