Washington, co-fondatore di Wikileaks incriminato: 17 capi d'accusa

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha presentato 17 nuove accuse contro il co-fondatore di Wikileaks, Julian Assange, che sta affrontando l'estradizione dal Regno Unito. Le ultime accuse sono state formulate sulla base dell'Espionage Act per
aver pubblicato fonti classificate del Pentagono e del Dipartimento di Stato che gli aveva passato l'ex analista militare Chelsea Manning. Assange è stato arrestato il mese scorso dopo essere stato espulso dall'ambasciata ecuadoriana a Londra, dove ha cercato asilo nel 2012. Il tribunale del Regno Unito lo ha condannato a quasi un anno di carcere per aver violato le condizioni della cauzione. Il 47enne era già stato accusato dagli Stati Uniti di cospirazione per aver ottenuto con Manning l'accesso a un computer governativo, scaricando centinaia di migliaia di rapporti militari sulle guerre in Afghanistan e in Iraq. Manning, nel frattempo, che è stata condannata dal tribunale militare per aver fornito una raccolta di documenti riservati a Wikileaks, è attualmente in una prigione della Virginia del nord. Ha trascorso due mesi nel Centro di detenzione di Alessandria a partire da marzo, dopo essersi rifiutata di testimoniare a un gran giurì che indagava su Wikileaks. In risposta alle nuove accuse, WikiLeaks ha twittato: "Questa è follia. È la fine del giornalismo sulla sicurezza nazionale e il primo emendamento", che garantisce la libertà di parola. Assange, nato in Australia, è attualmente detenuto nella prigione di Belmarsh a Londra. Le autorità svedesi stanno tentando la sua estradizione dopo aver riaperto un'indagine su una accusa di stupro a suo carico fatta nel 2010. Le ultime imputazioni contro Assange potrebbero complicare i tentativi di Washington di estradarlo da Londra.

Fonti: BBC | The Verge | The Guardian


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