Milano, incendio in deposito di rifiuti speciali e nube: nessun pericolo

E' stato domato l'incendio che ieri mattina ha interessato un deposito di rifiuti speciali in una ditta di Settimo Milanese (Milano). I Vigili del fuoco hanno lavorato a lungo con squadre ordinarie e col nucleo Nbcr. Non risultano esserci vittime né feriti o
intossicati. I tecnici dell'Arpa hanno accertato l'assenza di sostanze inquinanti nell'area. Dalle informazioni acquisite dai pompieri e dal titolare dell'azienda, l'incendio ha interessato rifiuti non pericolosi quali carta, legno e plastica. Nonostante il rogo sia stato spento, in via cautelare Arpa Lombardia continua a monitorare la situazione attraverso il gruppo di supporto specialistico contaminazione atmosferica. Sono in corso ora accertamenti per risalire alle cause del rogo. Le fiamme si sono sviluppate prima dell'alba, probabilmente a notte fonda, ma sono state notate dai cittadini di Settimo Milanese alle 5. Ad essere interessati sono stati i capannoni della ditta Effec2 srl, un'area di 1400 metri quadri, che si trova in via Albert Sabin 28. Una nube nera si è sprigionata a causa dell'incendio. Sul posto sono arrivate 10 squadre dei vigili del fuoco con una cinquantina di uomini, due ambulanze del 118, polizia e carabinieri. Attualmente non si può accedere all'impianto anche per motivi di sicurezza e di stabilità del capannone. Le cause dell'incendio sono ancora da accertare ma è possibile, spiegano gli inquirenti, che si tratti di un incidente. I titolari della ditta Effec2 di Settimo Milanese dove martedì notte è scoppiato un incendio nel deposito rifiuti stanno collaborando con l'Arpa, a cui hanno fornito tutta la documentazione relativa all'attività produttiva. Dai primi accertamenti la ditta risulta in regola e autorizzata. L'incendio segue alla lunga serie di roghi nei depositi di stoccaggio dei rifiuti che hanno colpito Milano e l'hinterland negli ultimi mesi: il caso più grave nell'ottobre scorso in via Chiasserini, zona Bovisa, quando la città fu invasa per giorni da una nube tossica. Per quell'episodio la procura aprì un'inchiesta che il 27 febbraio scorso portò a 15 arresti tra imprenditori e amministratori di società operanti nel settore dello smaltimento dei rifiuti.


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