Catania: vendevano auto on line intascavano l'acconto e sparivano

Vendevano auto su internet a prezzi particolarmente vantaggiosi, servendosi di inesistenti agenzie, ma una volta incassato l'acconto sparivano. E' la truffa, da circa 800 mila euro, partita nel 2008 e scoperta da investigatori dei compartimenti della
polizia stradale e postale di Catania che stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di numerosi indagati. Il reato ipotizzato dal gip, su richiesta della Procura della Repubblica di Catania, è di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe on line. Le persone arrestate, tra le quali una donna, sono quattro. Tre sono irreperibili, altre due sono state denunciate. Sono finiti in manette i cugini Antonio e Concetto De Gaetano, rispettivamente di 33 e 25 anni, Gaetano Cocuzza, di 40, e Adele Inferrera, di 36. La polizia ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Santino Mirabella. L'indagine, coordinata dal sostituto procuratore Assunta Musella, durata un anno e svolta da polizia stradale e polizia postale di Catania, riguarda numerose truffe riguardanti vendite fittizie di auto compiute utilizzando il portale web "Autoscout24.it", i cui amministratori hanno collaborato alle indagini. Gli arrestati dal 2008 avrebbero pubblicizzato sul sito la vendita di auto a prezzi vantaggiosi utilizzando dati fittizi di concessionarie di automobili, e avrebbero poi riscosso le somme versate da acquirenti a titolo di acconto solitamente tramite cosiddetti vaglia veloci. Oltre a perpetrare truffe su internet gli arrestati avrebbero anche truffato ignari commercianti di autoveicoli ubicati in varie località italiane, che avrebbero consegnato all'organizzazione auto in cambio di assegni poi rivelatisi senza copertura.


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