Gli Stati Uniti hanno annunciato oggi una nuova strategia nucleare che prevede l’uso di armi nucleari «solo in circostanze estreme» per difendere gli interessi vitali degli Usa e dei suoi alleati. Il documento - che definisce il terrorismo nucleare «il pericolo più
grave e più immediato» - stabilisce una serie di limiti all’uso delle armi atomiche americane e contiene l’impegno a non produrre nuovi ordigni nucleari. La nuova dottrina esposta nell’atteso rapporto sul Nuclear Posture Review, pubblicato a due giorni dalla firma a Praga del nuovo accordo START con la Russia, esclude da parte degli Stati Uniti l’uso delle armi atomiche contro i paesi non nucleari. Ma questi paesi dovranno essere in linea con gli impegni presi dal Trattato per la Non Proliferazione Nucleare, una importante eccezione che consentirà all’amministrazione Obama di mantenere piena libertà di azione nei confronti di paesi come l’Iran e la Corea del Nord. Un’altra importante eccezione alle nuove limitazioni scatterà nel caso della preparazione, in un paese non nucleare, di devastanti attacchi chimici o biologici contro gli Stati Uniti. L’amministrazione Bush, nella sua strategia annunciata poco dopo l’attacco dell’11 settembre 2001, ribadiva invece il diritto degli Stati Uniti di usare tutta la potenza Usa, comprese le armi atomiche, contro coloro che minacciavano la sicurezza del paese. Il documento sulla nuova strategia nucleare, chiesto dal Congresso ad ogni nuova amministrazione, contiene l’impegno dell’amministrazione Obama a non creare in un breve futuro nuove armi nucleari. Ma lascia la porta aperta a mutare rotta in caso di necessità. Il documento esprime inoltre preoccupazione per la «scarsa trasparenza» del programma nucleare cinese. Il presidente Obama firmerà giovedì a Praga col presidente russo Dmitri Medvedev il nuovo accordo START2 e ospiterà la prossima settimana a Washington un summit sulla non proliferazione nucleare.
grave e più immediato» - stabilisce una serie di limiti all’uso delle armi atomiche americane e contiene l’impegno a non produrre nuovi ordigni nucleari. La nuova dottrina esposta nell’atteso rapporto sul Nuclear Posture Review, pubblicato a due giorni dalla firma a Praga del nuovo accordo START con la Russia, esclude da parte degli Stati Uniti l’uso delle armi atomiche contro i paesi non nucleari. Ma questi paesi dovranno essere in linea con gli impegni presi dal Trattato per la Non Proliferazione Nucleare, una importante eccezione che consentirà all’amministrazione Obama di mantenere piena libertà di azione nei confronti di paesi come l’Iran e la Corea del Nord. Un’altra importante eccezione alle nuove limitazioni scatterà nel caso della preparazione, in un paese non nucleare, di devastanti attacchi chimici o biologici contro gli Stati Uniti. L’amministrazione Bush, nella sua strategia annunciata poco dopo l’attacco dell’11 settembre 2001, ribadiva invece il diritto degli Stati Uniti di usare tutta la potenza Usa, comprese le armi atomiche, contro coloro che minacciavano la sicurezza del paese. Il documento sulla nuova strategia nucleare, chiesto dal Congresso ad ogni nuova amministrazione, contiene l’impegno dell’amministrazione Obama a non creare in un breve futuro nuove armi nucleari. Ma lascia la porta aperta a mutare rotta in caso di necessità. Il documento esprime inoltre preoccupazione per la «scarsa trasparenza» del programma nucleare cinese. Il presidente Obama firmerà giovedì a Praga col presidente russo Dmitri Medvedev il nuovo accordo START2 e ospiterà la prossima settimana a Washington un summit sulla non proliferazione nucleare.
Fonte: La Stampa
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