Mantova, 16 mag. (Tgcom) - Ancora un caso di violenza in famiglia, dove ad essere picchiata dal padre e dal fratello è una ragazza islamica, la cui unica colpa è quella di essere fidanzata con un italiano. E' successo a una 18enne residente nel Mantovano, finita all’ospedale con una prognosi di 25 giorni dopo l’ennesimo episodio di maltrattamento. Padre e fratello sono stati arrestati dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. In manette sono finiti Ahmet Keles, 40 anni e il figlio 26enne Umit, cittadini turchi regolari in Italia. Dalle indagini è emerso che i due maltrattavano ormai da due anni la figlia minore e la mamma perché non veniva rispettata la religione islamica in casa. L’episodio più grave si è verificato il 25 aprile scorso quando i duesi sono scagliati con violenza contro la giovane, impiegata in un’azienda del posto, provocandole contusioni ed escoriazioni multiple. La ragazza era poi scappata di casa, denunciando i familiari ai carabinieri.
Dalle indagini è emerso che in più occasioni, e davanti a testimoni, il padre e il fratello avrebbero minacciato di tagliare la testa alla 18enne perché frequentava amici italiani, aveva un fidanzato italiano e non rispettava i precetti della religione islamica. A padre e figlio ora in carcere a Mantova, è stata contestata l’aggravante di aver commesso il reato per finalità di discriminazione e di odio etnico, nazionale, razziale e religioso. La ragazza è stata allontanata dalla famiglia e accolta in una comunità. (Tgcom)
Nessun commento:
Posta un commento