Inchiesta G8: Scajola si dimette, annuncio durante conferenza stampa

Il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha rassegnato le dimissioni. Lo ha annunciato lo stesso Scajola durante una conferenza stampa nella sede del Dicastero. La decisione arriva dopo le pressioni in relazione a un suo presunto coinvolgimento nelle indagini di Perugia sugli appalti per le grandi opere e all'acquisto di un immobile al Colosseo. "Per difendermi non posso continuare a fare il ministro", ha spiegato. "Per difendermi non posso continuare a fare il ministro come ho fatto in questi due anni, senza mai risparmiarmi - ha precisato Scajola -. Sto vivendo da dieci giorni una situzione di grande sofferenza. Sono al centro di una campagna mediatica senza precedenti e non sono indagato. Mi ritrovo la notte e la mattina a inseguire rassegne stampa per capire di cosa si parla". "Sono estraneo ai fatti e lo dimostrerò - ha aggiunto -. Sono certo che le mie dimissioni permetteranno al governo di andare avanti con il lavoro che anche io ho contribuito: ho avuto attestati di stima da Berlusconi, da colleghi di governo e da tutta la maggioranza". "Voglio riconoscere - ha spiegato Scajola - un atteggiamento responsabile e istituzionale dell'opposizione". "Sono convinto di essere estraneo alla vicenda e verrà dimostrato - ha detto ancora -. Ma se dovessi acclarare che la mia abitazione fosse stata in parte pagata da altri senza saperne il motivo, il tornaconto e l'interesse, i miei legali eserciteranno le azioni necessarie per l'annullamento del contratto di compravendita". "Non potrei come ministro, abitare in una casa pagata in parte da altri. E' la motivazione che mi spinge a dimettermi - ha concluso Scajola -. Per esercitare la politica, che è un'arte nobile con la P maiuscola, bisogna avere le carte in regola e non avere sospetti".

Fonte: Tgcom

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