Trenta persone ferite, sei delle quali in maniera grave: tre di loro, un 35nne e due 20enni hanno subito, ciascuno, l'amputazione totale di una mano nel centro grandi ustionato dell'ospedale Cannizzaro dove sono ricoverati. E' il primo bilancio dei botti di fine anno nella provincia di Catania. I ricoverati, di eta' compresa compresa tra 19 e 33 anni, rischiano interventi chirurgici alla mano, ma nessuno di loro e' in pericolo di vita. Tutti hanno riportato gravi ustioni nell'esplosione di giochi di artificio che stavano maneggiando. "Ho sentito uno forte scoppio e poi la voce di mio fichio che mi diceva: 'papa' papa'. Ad un tratto ho l'ho visto insanguinato e senza una mano". E' il racconto di Salvatore Tomasello, padre del ragazzo di 15 anni che ieri sera cinque minuti prima della mezzanotte ha perso una mano nella defragrazione di un ordigno. Il giovane adesso si trova ricoverato nel reparto di chirurgia plastica dell'ospedale Cannizzaro: i medici stamattina lo hanno sottoposto all'amputazione dell'arto. La stessa sorte e' toccata ad altri due catanesi. "Vendono dinamite, vere e proprie bombe da guerra -riprende Salvatore Tomasello, che vive a San Pietro Clarenza- faccio un appello a chi vende i i petardi, per dieci, 15 euro non mettere nelle mani di ragazzioni questi ordigni. Non e' giusto che per pochi euro un quindicenne rischi la vita come e' successo a mio figlio".
Fonte: ANSA
Via: AGI
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