Strage del rapido 904: indagato Totò Riina, l'ex capo di cosa nostra

Un'ordinanza di custodia cautelare e' stata consegnata in carcere all'ex capo di cosa nostra Toto' Riina per la strage del Rapido 904 che il 23 dicembre del 1984 provoco' la morte di 16 persone. L'inchiesta che ha portato all'arresto di Riina e' stata coordinata
dai pm della Direzione distrettuale antimafia di Napoli che accusano l'ex numero uno di cosa nostra come il mandante della strage. Per questa vicenda vi sono gia' stati degli altri condannati in via definitiva tra i quali l'ex boss della mafia Pippo Calo'. Tra gli elementi nuovi dell'inchiesta sul Rapido 904 vi sarebbe la certezza che l'esplosivo utilizzato per la strage del treno di Natale e' lo stesso di quello utilizzato per l'eccidio di via D'Amelio a Palermo avvenuto sette anni e mezzo piu' tardi dove furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e cinque tra uomini e donne della sua scorta. Il Rapido 904 era partito da Napoli il 23 dicembre 1984 ed era diretto a Milano ma nei pressi della galleria di San Benedetto Val di Sambro, nel Bolognese, a causa di una bomba posizionata sul portabagagli della carrozza 9 di seconda classe esplose. Erano le 19.08, il Rapido 904 era pieno di viaggiatori che tornavano al nord per festeggiare il santo Natale. Nel tunnel la bomba esplose, non fu un fatto casuale ma studiato a tavolino per provocare un effetto molto piu' violento.

Via: AdnKronos

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