Omicidio Roma: Dodo scriveva, chi uccide resta impunito in Italia

«In Italia chi uccide viene lasciato in libertà senza che venga preso alcun provvedimento». Lo scriveva Edoardo Sforna in un compito in classe, due anni prima di essere assassinato da un killer ancora senza volto. Frasi di un vecchio tema, ritrovato dal suo professore di religione, che suonano in modo sinistro a una settimana dall'omicidio feroce e al momento senza spiegazioni del diciottenne romano. Il funerale di 'Dodò ha raccolto lunedì scorso centinaia di persone fuori e dentro la piccola chiesa di San Matteo a Morena, periferia della capitale. A poca distanza dalla casa del ragazzo e non tanto lontano dal luogo dove è stato ferito a morte, davanti alla pizzeria per la quale lavorava come fattorino. I carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati continuano a sentire e risentire familiari, amici, conoscenti e colleghi di Sforna per ricostruire quanto più esattamente possibile i suoi ultimi giorni di vita. È lì che potrebbe nascondersi la causa della fine violenta. «Non avremo pace fino a quando i criminali che hanno ucciso Edoardo non saranno assicurati alla giustizia», ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.


Fonte: LEGGO

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