Rea: scoperto sentiero dell'assassino, a caccia dei vestiti di Parolisi

I pm di Teramo sono convinti di aver trovato il percorso che l’assassino di Melania Rea sarebbe tornata sul luogo del delitto per deturpare il corpo della donna con la svastica e tutto il resto. Questo il risultato del sopralluogo del pm Davide Rosati a Ripe di Civitella, una visita per focalizzare ancora di più quelli che sono stati gli ultimi istanti della 29enne originaria di Somma Vesuviana. Un piccolo sentiero pedonale sarebbe proprio dietro il chioschetto di legno, a due passi da dove giaceva il cadavere, una stradina stretta e quasi totalmente nascosta dalle radure, un itinerario ideale per l’assassino. E dopo aver perlustrato il sentiero, i Pm sono convinti che Salvatore Parolisi abbia agito da solo, sia nell'uccidere sia nello sfregiare il cadavere della moglie. Ma ora gli inquirenti stanno cercando, nel guardaroba di Parolisi, possibili abiti insanguinati o vestiti che il caporalmaggiore abbia omesso di consegnare agli inquirenti. I magistrati, in particolare, sarebbero convinti che i pantaloncini e la maglietta che Parolisi indossava a Colle San Marco quando denunciò la scomparsa della moglie erano troppo leggeri per la temperatura rigida di quel giorno e per l'altitudine del luogo.

Fonti: Il Resto del CarlinoIl Centro

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