Domani si rinnova il rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro. Una tradizione che vive da secoli nella città partenopea, vista dai fedeli, in caso di avvenuto miracolo, di buon auspicio per Napoli e i suoi abitanti. Un miracolo al quale oggi si aggiunge l'auspicio dei napoletani di non vedere 'cancellata' la propria festa patronale dopo la decisione del Governo contenuta in manovra. Quasi una dichiarazione di guerra per i cittadini che non hanno perso tempo: tra raccolta di firme, striscioni e altre iniziative sperano in un dietrofront dell'esecutivo, che possa lasciare intatta la festività del 19 settembre. Tutti d'accordo dai fedeli, a cominciare dall'arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, ai laici: giù le mani dalla festa di San Gennaro! Ne è convinto anche il sindaco Luigi De Magistris, tra i primi firmatari della petizione indirizzata al Governo. "Al di là delle credenze religiose, San Gennaro fa parte della città e della sua storia. Faccio fatica a comprendere la scelta del governo in questo caso", commenta il sindaco di Napoli a IGN, testa online del Gruppo Adnkronos. Poi fa osservare: "San Gennaro dovrebbe cambiare giorno per fare il suo miracolo? E' una cosa che faccio fatica a commentare perché irrazionale".
Via: Adnkronos
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