Il primo ministro del Consiglio nazionale di transizione libico, Mahmoud Jibril, ha annunciato alla televisione al Arabiya che sono state trovate armi nucleari in Libia. Jibril ha affermato che l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea)
darà l'annuncio ufficiale del ritrovamento nei prossimi giorni. Alla mezzanotte di oggi, intanto, si conclude formalmente la missione Unified Protector della Nato: il controllo dello spazio aereo libico passerà sotto la responsabilità delle autorità libiche. Nei sette mesi di missione, l'embargo sulle armi a Gheddafi e i circa 26mila raid aerei della Nato, di cui oltre 9.650 con scopo "offensivo", hanno ampiamente contribuito al cambio di regime in Libia dopo oltre 40 anni di dittatura, anche se ciò non ha mai rappresentato l'obiettivo ufficiale della missione. Intanto, si fà l'ipotesi di un nuovo intervento multinazionale - al di fuori dell'ambito Nato - che possa affiancare le nuove forze di sicurezza libiche in attività che vanno dal loro addestramento al sequestro delle armi, fino al controllo dei confini e all'assistenza per la ricostruzione delle istituzioni locali. Anche l'Italia, secondo quanto riferito dal ministro della Difesa Ignazio La Russa, è pronta a fare la sua parte.
darà l'annuncio ufficiale del ritrovamento nei prossimi giorni. Alla mezzanotte di oggi, intanto, si conclude formalmente la missione Unified Protector della Nato: il controllo dello spazio aereo libico passerà sotto la responsabilità delle autorità libiche. Nei sette mesi di missione, l'embargo sulle armi a Gheddafi e i circa 26mila raid aerei della Nato, di cui oltre 9.650 con scopo "offensivo", hanno ampiamente contribuito al cambio di regime in Libia dopo oltre 40 anni di dittatura, anche se ciò non ha mai rappresentato l'obiettivo ufficiale della missione. Intanto, si fà l'ipotesi di un nuovo intervento multinazionale - al di fuori dell'ambito Nato - che possa affiancare le nuove forze di sicurezza libiche in attività che vanno dal loro addestramento al sequestro delle armi, fino al controllo dei confini e all'assistenza per la ricostruzione delle istituzioni locali. Anche l'Italia, secondo quanto riferito dal ministro della Difesa Ignazio La Russa, è pronta a fare la sua parte.
Via: TMNews
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