Quattro persone, sospettate di avere legami con il gruppo di Al Qaeda che ha rapito gli operatori umanitari europei (tra i quali l'italiana Rossella Urru) in Algeria, sono stati arrestati dai servizi di sicurezza algerini a Tamanrasset e Bechar. Gli arresti sono avvenuti nell'ambito di una serie di operazioni di sicurezza condotte dall'esercito in diverse zone del Paese. Intanto un mediatore ha riferito all'agenzia France Presse, che la cooperante italiana Rossella Urru, rapita lo scorso 23 ottobre assieme a due cooperanti spagnoli, è viva e in mano ad Al Qaida. Anche gli altri due ostaggi sequestrati nel campo profughi sahawari in Algeria starebbero bene. I tre si troverebbero nel Maghreb islamico, prigionieri degli ex Salafiti per la preghiera e il combattimento algerini, ora Aqmi (cioè, appunto, Al Qaida nel Maghreb islamico). Rossella Urru è l’ultima connazionale ad essere stata sequestrata fuori dai confini nazionali. Oltre alla 27enne di Samugheo, in provincia di Oristano, sono 15 gli italiani dei quali da mesi e persino anni non si sa più nulla. Sono marinai, volontari o turisti bloccati o scomparsi tra Maghreb e Somalia. Sono uomini e donne per le quali la Farnesina lavora muovendosi con cautela e preferendo spesso il silenzio per favorire le trattative internazionali.
Via: Tgcom
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