Maxi blitz antimafia a Palermo. In tre operazioni congiunte Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza hanno arrestato all'alba di oggi 36 persone legate alla cosca di Brancaccio, un tempo feudo dei boss Filippo e Giuseppe Graviano, e dei mandamenti di San
Lorenzo, Resuttana e Passo di Rigano. In manetta anche Nunzia Graviano e Calogero Di Stefano, un insospettabile pensionato dell'Amat, l'azienda trasporti di Palermo, ritenuto appartenente al clan di Tommaso Natale ma anche responsabile del movimento cristiano lavoratori. Per gli arrestati, le accuse sono di associazione mafiosa, estorsione e traffico di stupefacenti. Dalle indagini è emerso il tentativo di ricostituire la nuova 'cupola di Cosa Nostra' con periodiche riunioni. Decisivo in questo senso un summit avvenuto lo scorso febbraio a Villa Pensabene alla presenza di numerosi boss mafiosi. Tra loro ci sono anche quattro fermati dal Ros: Giovanni Bosco, Alfonso Gambino, Ignazio Mannino e Matteo Inzerillo. All'incontro partecipò anche il boss mafioso Giuseppe Calascibetta, ucciso lo scorso 19 settembre sotto la sua abitazione. Tra gli obiettivi la realizzazione di grossi centri commerciali e il nuovo stadio che fa capo al Presidente del Palermo calcio, Maurizio Zamparini. Dalle indagini sono state documentati contatti tra la cosca ed esponenti della 'Ndrangheta calabrese.
Lorenzo, Resuttana e Passo di Rigano. In manetta anche Nunzia Graviano e Calogero Di Stefano, un insospettabile pensionato dell'Amat, l'azienda trasporti di Palermo, ritenuto appartenente al clan di Tommaso Natale ma anche responsabile del movimento cristiano lavoratori. Per gli arrestati, le accuse sono di associazione mafiosa, estorsione e traffico di stupefacenti. Dalle indagini è emerso il tentativo di ricostituire la nuova 'cupola di Cosa Nostra' con periodiche riunioni. Decisivo in questo senso un summit avvenuto lo scorso febbraio a Villa Pensabene alla presenza di numerosi boss mafiosi. Tra loro ci sono anche quattro fermati dal Ros: Giovanni Bosco, Alfonso Gambino, Ignazio Mannino e Matteo Inzerillo. All'incontro partecipò anche il boss mafioso Giuseppe Calascibetta, ucciso lo scorso 19 settembre sotto la sua abitazione. Tra gli obiettivi la realizzazione di grossi centri commerciali e il nuovo stadio che fa capo al Presidente del Palermo calcio, Maurizio Zamparini. Dalle indagini sono state documentati contatti tra la cosca ed esponenti della 'Ndrangheta calabrese.
Video: Pupia TV
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