"Continuare la produzione e' stata una scelta sciagurata compiuta in prima persona proprio da Espenhahn". E' la motivazione della sentenza della Corte d'Assise di Torino, che hanno condannato sei dirigenti e dipendenti della ThyssenKrupp, tra cui l'a.d. dell'azienda Harald Espenhahn, per l'incendio del 6 dicembre 2007 in cui persero la vita sette operai. Secondo i giudici, l'ad della ThyssenKrupp, Herald Espenhahn, condannato a 16 anni e mezzo per omicidio volontario, decise di "non fare nulla" per la sicurezza e la prevenzione d'incendi. "La pubblica accusa - si legge nelle 502 pagine depositate al Palazzo di Giustizia di Torino - contesta all'imputato Espenhahn di essersi rappresentato la concreta possibilità del verificarsi di infortuni anche mortali sulla linea apl 5 di Torino e la concreta possibilità del verificarsi di incendi". A favore di Espenhahn hanno pesato gli indennizzi ai familiari delle vittime e anche il comportamento che ha tenuto in aula quando è stato interrogato: in quell'occasione ha "riconosciuto il suo ruolo di datore di lavoro", non ha negato lo "stretto controllo" che esercitava sullo stabilimento di Torino, ha "rivendicato a sé la decisione di non effettuare alcun intervento di 'fire prevention'".
Via: Tgcom
Foto: dal web
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