La magistratura del distretto di Kollam, nello stato indiano di Kerala, ha prorogato al primo marzo lo stato di fermo dei due marò italiani sospettati dell'omicidio di due pescatori indiani. Intanto l'alta corte del Kerala ha accolto la richiesta italiana di annullare le accuse mosse dalle autorità indiane contro di loro. La corte ha concesso una settimana di tempo ai governi locale e centrale per presentare una loro contro-memoria. Nella richiesta presentata dal console italiano di Mumbai, Gianpaolo Cutillo, e dai due militari, si afferma inoltre che la polizia del Kerala non ha l'autorità per condurre l'indagine, dal momento che l'incidente è avvenuto in acque internazionali. Il premier Monti ha assicurato che il governo italiano è impegnato ogni minuto per i due marò. "Desidero assicurare alle famiglie e alla collettività - ha detto Monti - che il governo è impegnato in tutte le sue articolazioni e in ogni minuto per consentire ai due fucilieri della marina militare a Kerala di sentire la vicinanza e di fruire della solidarietà concreta". La tesi del governo italiano resta comunque quella che i due pescatori siano stati uccisi da qualcun altro, probabilmente nel porto di Kochi.
Via: TM New
Foto: Tg3
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