La Guardia di Finanza di Roma ha eseguito in tutta Italia 150 perquisizioni su ordine della Procura della Repubblica, nei confronti di persone e aziende responsabili di un giro di fatture false movimentando merce, in particolare apparecchiature per la
telefonia e computer, in evasione di imposta per oltre un miliardo e 200 milioni di euro. Impegnati oltre 400 militari. Le indagini vertono sulle frodi all'Iva comunitaria e i finanzieri hanno individuato una vasta organizzazione radicata sia a Roma e Napoli, che sul territorio nazionale. Dal 2007 al 2011, ha commercializzato prodotti elettronici, prevalentemente telefoni cellulari, senza pagare Iva, attraverso l'emissione di fatture false emesse da una società romena. L'operazione è stata ribattezzata dagli investigatori con il nome "transilvania romana". La frode permetteva di mettere sul mercato una grande quantità di materiale elettronico e per la telefonia a prezzi scontanti almeno del 20%, cioè il valore dell’Iva. La Finanza ora sta ricostruendo la fitta rete commerciale alla ricerca dei effettivi beneficiari delle fatture e a quel punto scatteranno le verifiche fiscali anche nei negozi.
Via: La Repubblica
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