A venti anni di distanza c'è un indagato per la morte di Carlo Rombaldi, medico chirurgo ucciso nella notte tra il 7 e l'8 maggio 1992 in via Fabio Filzi a Reggio Emilia. Si tratta di un vigile urbano in pensione, vicino di casa della vittima, che secondo quanto riporta Il Resto del Carlino, sarebbe già stato sentito dal sostituto procuratore Maria Rita Pantani, che coordina le indagini della squadra mobile. L'uomo però ha negato ogni accusa. Rombaldi era stato ucciso davanti al garage del palazzo dove abitava, al rientro da una cena con alcuni colleghi dell'ospedale Santa Maria Nuova. Contro di lui, girato di spalle, erano stati esplosi tre colpi di pistola calibro P38 special, ma solo uno lo colpì, trapassando i polmoni e provocandone la morte poco dopo in ospedale: gli altri due colpi si conficcarono nel portone del garage. Proprio il tipo di arma usata avrebbe messo gli inquirenti sulle tracce dell'indagato: l'ex vigile urbano possedeva una P38 special, sulla cui disponibilità, a distanza di anni, agli investigatori avrebbe dato diverse versioni. Tra le piste quella del delitto maturato nell’ambito della sua professione medica.
Via: Adnkronos
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