Non si può "dar fiato a qualche demagogo di turno. La campagna contro i partiti come tali, tutti in blocco, cominciò prestissimo dopo che essi rinacquero con la caduta del fascismo. E il demagogo di turno fu allora il fondatore del movimento dell''Uomo qualunque'". Lo ha ricordato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, celebrando a Pesaro il 25 aprile, dopo aver in precedenza deposto una corona d'alloro davanti alla tomba del Milite Ignoto al Vittoriano. "Un movimento - ha detto il capo dello Stato - che divenne naturalmente anch'esso un partito e poi in breve tempo sparì senza lasciare alcuna traccia positiva per la politica e per il Paese". "Ci si fermi a ricordare e a riflettere prima di scagliarsi contro la politica" ha ammonito il capo dello Stato. Per il presidente della Repubblica, inoltre, "la politica, i partiti, devono, rinnovandosi decisamente, fare la loro parte, nel cercare e concretizzare risposte ai problemi più acuti, confrontandosi fattivamente col governo fino alla conclusione naturale della legislatura. Il messaggio di quel giovanissimo eroe non restò isolato né vano. Se fu possibile far rinascere l'Italia, lo fu perché moltissimi, sull'onda della Liberazione, si avvicinarono alla politica, non considerandola qualcosa di sporco, ma vedendo la cosa pubblica come affare di tutti e di ciascuno".
Via: Adnkronos
Foto: Ministero della Difesa
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