Rientra la salma di Manuele Braj, Napolitano alla camera ardente

E' atterrato a Ciampino il C130 dell'aeronautica militare che ha riportato in patria la salma del carabiniere scelto Manuele Braj, ucciso da un'esplosione in Afghanistan. Ad accoglierla, i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini,
l'ordinario militare monsignor Pelvi. A rendere gli onori militari sulla pista, un picchetto interforze mentre sono stati i commilitoni del 13° Reggimento Friuli Venezia Giulia a far scendere a spalla la bara dall'aereo. Ad attendere la bara avvolta nel tricolore, la moglie del carabiniere ucciso e il figlio Manuel, di 8 mesi. La camera ardente, allestita presso l'ospedale militare del Celio, rimarrrà aperta dalle 16.45 alle 18: renderà omaggio al militare anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Alle 19 presso la basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma, le esequie solenni. Del carabiniere ucciso in Afghanistan, l'ordinario militare ha ricordato le grandi qualità umane. Domani alle 17.30, invece, si svolgeranno i funerali a Collepasso, dove già da ieri è lutto cittadino. Dai primi risultati dell'autopsia risulta che a provocare la morte di Braj, è stata l'esplosione di un razzo lanciato da notevole distanza. E' quanto ha appreso l'Adnkronos mentre era in corso l'esame autoptico sulla salma del militare eseguita dal professor Paolo Arbarello.


Via: AdnKronos
Foto: SkyTg24

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