Via libera del Csm al collocamento fuori ruolo del procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia, che andrà a ricoprire l'incarico di capo dell'Unità di investigazione della Commissione internazionale contro la impunità in Guatemala. L'ok del Plenum è arrivato
dopo un dibattito, durato più di un'ora, nel quale non sono mancati accenti polemici. La delibera proposta dalla Terza Commissione - che a sua volta si era spaccata sul sì al fuori ruolo per Ingroia - è stata approvata dal Plenum a maggioranza: due gli astenuti, il pg e il presidente di cassazione, quattro i voti contrari, quelli di Ettore Albertoni (laico della Lega), di Antonello Racanelli (Magistratura Indipendente), Nicolò Zanon (Pdl) e di Paolo Auriemma (Unicost). Ingroia collaborerà, dunque, con le Nazioni Unite per 12 mesi. A suscitare le polemiche, in particolare, la decisione del magistrato di lasciare l'Italia e, di conseguenza, il delicato procedimento, da lui coordinato sulla presunta trattativa Stato-mafia. Il presidente della Terza Commissione, Alberto Liguori (Unicost), relatore della delibera, ha ribadito la correttezza dell'iter seguito, ricordando che la "rapidità" delle pratiche sulle richieste per incarichi internazionali è sempre stata applicata. Il laico della Lega Albertoni ha ribadito "il dato di crisi spaventosa che viene fuori dall’indagine sulla trattativa da un punto di vista etico e politico".
Via: AGI
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