Si sono concluse senza esito le ricerche del corpo di Roberta Ragusa, la 45enne madre di famiglia scomparsa il 13 gennaio scorso dalla sua abitazione di Gello, frazione di San Giuliano Terme (Pisa). Gli inquirenti hanno scavato in alcuni terreni della Pineta di San Pietro a Grado, vicino alla base Usa di Camp Darby. La zona è stata perlustrata da 50 militari del Reggimento Carabinieri Tuscania, altri carabinieri e unità cinofile. E' stata battuta una zona boschiva di circa 700 metri quadrati, nella speranza di trovare tracce utili a scoprire il cadavere della donna, visto che ormai in pochi pensano che la Ragusa sia ancora viva. Nell'inchiesta sulla scomparsa della donna, l'unico indagato è il marito Antonio Logli, anche se finora a suo carico non sono emersi fatti particolari. L'uomo aveva da tempo una relazione con la ex babysitter e amica di famiglia, che lavorava nell'autoscuola gestita dalla famiglia. Secondo il marito, la loro figlia si sarebbe ricordata di aver visto, l'ultima sera, la mamma in tuta rosa. Già in passato sono state organizzate battute di ricerca della Ragusa nelle campagne del Pisano e della Toscana, ma senza esito. Nei prossimi giorni gli inquirenti valuteranno se riprendere altre ricerche.
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