Notte di paura a Cefalù. Un vastissimo rogo, infatti, ha interessato la contrada Carbonara, nel territorio del paese madonita in provincia di Palermo. Le fiamme, altissime. alimentate da un forte vento di scirocco, in poche ore hanno divorato case, alberi e strade,
costringendo i soccorritori ad evacuare l'intera area. In fumo ettari di bosco e macchia mediterranea in una delle aree più pregiate del parco delle Madonie. I soccorritori hanno fatto evacuare l'intera area. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, la Protezione civile, il Corpo forestale, i Carabinieri, la Polizia e sono stati impiegati tutti i mezzi di terra disponibili, ma la vastità del rogo, il cui fronte ha raggiunto i cinque chilometri, avrebbe reso necessario l'utilizzo massiccio del Canadair. E proprio per il mancato utilizzo degli aerei antincendio nella fase più critica dell'emergenza, il sindaco della città Rosario Lapunzina ha protestato con il prefetto di Palermo per quelle che definisce "gravi carenze di organizzazione dei soccorsi". Lapunzina, ha proclamato lo stato di emergenza. Il fronte di fuoco di Cefalù, però, non è stato l'unico. Altri roghi si sono registrati sempre nella provincia di Palermo, nei territori di Tusa, di Pollina e di San Mauro Castelverde.
costringendo i soccorritori ad evacuare l'intera area. In fumo ettari di bosco e macchia mediterranea in una delle aree più pregiate del parco delle Madonie. I soccorritori hanno fatto evacuare l'intera area. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, la Protezione civile, il Corpo forestale, i Carabinieri, la Polizia e sono stati impiegati tutti i mezzi di terra disponibili, ma la vastità del rogo, il cui fronte ha raggiunto i cinque chilometri, avrebbe reso necessario l'utilizzo massiccio del Canadair. E proprio per il mancato utilizzo degli aerei antincendio nella fase più critica dell'emergenza, il sindaco della città Rosario Lapunzina ha protestato con il prefetto di Palermo per quelle che definisce "gravi carenze di organizzazione dei soccorsi". Lapunzina, ha proclamato lo stato di emergenza. Il fronte di fuoco di Cefalù, però, non è stato l'unico. Altri roghi si sono registrati sempre nella provincia di Palermo, nei territori di Tusa, di Pollina e di San Mauro Castelverde.
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