I sequestri per 40 milioni effettuati ieri dalla Guardia di Finanza, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Siena che riguarda l'acquisto di Antonveneta da parte del Monte dei Paschi, interesserebbero principalmente due conti, di 18 e 10 milioni di euro,
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intestati a Gianluca Baldassarri e a Alessandro Toccafondi. I due, all'epoca dell'operazione perfezionata tra il 2008 e il 2009, erano rispettivamente l'ex capo area finanza di Mps e il suo vice. Altri 12 milioni apparterrebbero a tre broker che non hanno mai fatto parte della banca senese. I decreti di sequestro sono stati attuati dal Nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza. L'ipotesi è di associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno di Mps. Si tratta di denaro che, secondo gli inquirenti, la cosiddetta "banda del 5%" ha fatto rientrare in Italia con lo scudo fiscale. La misura disposta dai magistrati senesi rappresenta uno sviluppo nelle indagini su alcuni investimenti, che vedeva Lutifin intermediaria per Dresdner, i cui atti sono stati inviati alla città del Palio dalla Procura di Milano. La giornata in Procura a Siena è stata invece scandita dall'interrogatorio fiume di Vigni e dalle conferme sulle ipotesi di reato al vaglio dei pm di Siena. Tre le ipotesi principali: il falso in prospetto, la manipolazione del mercato e l'ostacolo all'attività di vigilanza.
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