I genitori hanno il diritto di essere informati della nascita di un bimbo malformato. Lo ha ribadito la Cassazione che a distanza di 18 anni dai fatti dispone un nuovo processo a favore di una coppia di Lucca alla quale era stato negato il risarcimento in seguito alla nascita del loro figlio affetto da spina bifide. I genitori non erano stati tempestivamente avvisati delle malformazioni del feto e in I grado il tribunale di Lucca aveva condannato il ginecologo a risarcire la coppia toscana con 600 mila euro. Risarcimento dalla Corte d'Appello di Firenze nel 2007. Ora i genitori del bambino nato con una malformazione hanno fatto ricorso in Cassazione sostenendo che una preventiva informazione avrebbe consentito alla gestante di esercitare il diritto di chiedere l'interruzione di gravidanza in base alla legge 194 del '78. Piazza Cavour ha accolto parzialmente il ricorso dei genitori e, disponendo dopo 18 anni dai fatti un nuovo processo davanti alla Corte d'Appello, ha evidenziato che "non c'è dubbio che primo bersaglio dell'inadempimento del medico è il diritto dei genitori di essere informati, al fine, indipendentemente dall'eventuale maturazione delle condizioni che abilitano la donna a chiedere l'interruzione di gravidanza, di prepararsi psicologicamente e, se del caso, anche materialmente, all'arrivo di un figlio menomato".
Fonte: Adnkronos
Via: La Stampa
Foto dal web
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