Catania: venga per visita urgente, ma paziente è deceduto da 3 mesi

"Mio fratello morto a febbraio lo cercano per visitarlo dopo quasi 3 mesi. Ma in che mondo viviamo?'. E' la denuncia di Pietro Crisafulli, presidente dell'associazione "Sicilia Risvegli" che si sta in questi giorni occupando a Lipari, la maggiore delle isole Eolie, dei quattro fratelli Biviano, affetti da distrofia muscolare e in attesa delle cure con cellule staminali. Secondo Crisafulli, un medico dell'Asp si è presentato nella sua abitazione di Catania per effettuare una "visita d'urgenza" a suo fratello Salvatore, deceduto il 21 febbraio scorso. La visita era stata richiesta il 15 febbraio. "L'altro giorno, durante la mia assenza - ha raccontato Crisafulli, fratello di Salvatore morto dopo un risveglio da un coma in cui era entrato per un incidente stradale - si presenta a casa mia, a Catania, una dottoressa dell'Asp che a mia madre chiede del signor Crisafulli. Mia madre risponde: ma Crisafulli chi? Cercavo Salvatore Crisafulli, devo fare una visita pneumologica. Potete immaginare la rabbia di mia madre come se l'Asp non sapesse che mio fratello fosse morto lo scorso 21 febbraio. Era la visita richiesta con urgenza lo scorso 15 febbraio, ed il tutto si trova al vaglio della magistratura per valutare le responsabilità sulla morte di mio fratello". Ma non è tutto: anche l'Inps, ha inviato una lettera a mia madre, invitandola a restituire la pensione, mai riscossa, di mio fratello Salvatore per il periodo di marzo, minacciando di compensare il debito sulla sua pensione. Dobbiamo combattere contro la burocrazia". Salvatore Crisafulli, soprannominato il "Terri Schiavo italiano", in seguito ad un incidente nel 2003 era finito in coma vegetativo dal quale era uscito. Fondò col fratello Pietro l'associazione Sicilia Risvegli per aiutare persone in situazioni post-comatose. La vita di Salvatore aveva subito un brusco arresto nel 2003 quando, una mattina, nell'accompagnare uno dei quattro figli a scuola in vespa, si schiantò contro un furgone di gelati. Il 12 febbraio aveva fatto un ricorso urgente al tribunale di Catania per essere sottoposto a terapie con le cellule staminali.

Via: AGI
Foto dal web

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