Con la deposizione dei fiori sulle tombe di Juri Gagarin, primo uomo nello spazio e Sergej Korolev, progettista del satellite Sputnik, sepolti sotto le mura del Cremlino, entra nel vivo la missione dell'astronauta italiano dell'Esa Luca Parmitano, pronto a partire il 28 maggio 2013 dal cosmodromo di Baikonur, nel Kazakhstan, per la Stazione spaziale internazionale dove resterà 6 mesi per la missione "Volare", affidatagli dall'Agenzia spaziale italiana. Per lui e i compagni di viaggio, il russo Fyodor Yurchikhin e l'americana Karen Nyberg, è iniziato un periodo di pre-quarantena che prelude al trasferimento a Baikonur, dove inizia la quarantena vera e propria. "Lì a Baikonur resteremo due settimane per questa quarantena - spiega - per tutta una serie di attività tradizionali ma anche importanti: ci sono due misure in cui vedremo per la prima volta la nostra navetta, la Sojuz Tma-09, entreremo dentro con gli scafandri e controlleremo che tutto sia a posto, secondo le nostre aspettative". Una volta in orbita Luca Parmitano sarà il primo astronauta italiano a effettuare due "passeggiate spaziali", uscendo nel vuoto cosmico protetto solo dalla sua tuta spaziale. Lo Sputnik 1 fu il primo satellite artificiale in orbita intorno alla Terra nella storia. Venne lanciato il 4 ottobre 1957 dal cosmodromo di Baikonur, grazie al vettore R-7 (Semyorka).
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