Accudire cani può costare caro. A Catania scoppia il "caso" della dirigente di polizia rimossa dal suo incarico perché accudiva alcuni randagi bisognosi nei locali della questura. Adriana Muliere, vicequestore aggiunto della città etnea, ha subito di un vero e proprio blitz, come spiega il senatore del M5S Mario Giarrusso che ha portati il caso a Palazzo Madama: "Noi vogliamo sapere di che cosa si occupava il dirigente che è stato rimosso". "Mobilitare la polizia scientifica per repertare come se fosse la scena di un crimine dei croccantini, qualche escremento di cane, fare rilievi fotografici, acquisire video delle sorveglianze private, tutto questo per verificare chi dava a mangiare a due cani di quartiere, figura prevista per legge, è francamente spropositato". Il "caso Muliere" ha coinvolto molti amanti dei cani che si sono schierati con il vice questore. "Questo non è un atto censurabile, ma encomiabile. Penso che non sia stato giusto tutto quello che è seguito a un semplice accudire dei cani randagi, che dovrebbe essere il dovere civico di ogni cittadino". "Chiediamo al Capo della Polizia, Alessandro Pansa, di fare chiarezza sul comportamento tenuto del questore di Catania, Salvatore Longo e dal vicario, Giovanni Signer, nei confronti del dirigente del Commissariato 'Nesima', culminato con uno strano trasferimento d'ufficio''. E' la richiesta avanzata dal segretario generale dell'Ugl Polizia di Stato, Valter Mazzetti.
Avesse provveduto a fare la vivandiera di un pericoloso ricercato, avrei capito ! Qui stiamo facendo crescere l'unghia sul cazzo !
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