Operazione della Polizia di Stato di Foggia che ha eseguito numerose misure cautelari, nei confronti di persone ritenute responsabili di estorsione, detenzione abusiva di armi e traffico di sostanze stupefacenti. Le indagini hanno permesso di ricostruire la struttura criminale dei potenti sodalizi Romito e Notarangelo, operativi nell'entroterra foggiano e con proiezioni criminali in tutta l'area del Gargano. I provvedimenti, 26 al momento quelli eseguiti, rappresentano il frutto di indagini condotte da un gruppo investigativo, coordinato dal Servizio Centrale Operativo e composto da investigatori delle Squadre Mobili di Foggia e di Bari, che colpiscono un sodalizio criminale dedito a estorsioni nei confronti di diversi imprenditori edili e commercianti di Manfredonia e Vieste. Il clan Romito fu protagonista di una sanguinosa e cruenta "guerra di mafia" con il contrapposto clan Li Bergolis-Pacilli che fece registrare, tra l'aprile 2009 e il giugno 2010, sette omicidi nei confronti di esponenti di vertice dei contrapposti sodalizi. Quella portata a compimento è una indagine complessa, strutturata in due diversi filoni. Il primo riguarda il territorio di Mattinata (detenzione di armi ed estorsioni), il secondo quello di Vieste (detenzione e spaccio di stupefacenti). Una indagine lunga e complessa che ha portato importanti risultati, come la cattura di Giuseppe Pacilli nel maggio 2011.
Fonte: Polizia di Stato
Via: AGI
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