Settemila euro era la somma da pagare per ottenere un permesso di soggiorno con la promessa di un lavoro sicuro nel nostro Paese. Un gruppo ben organizzato aveva messo in piedi una vera e propria truffa ai danni d'immigrati a cui promettevano un
lavoro inesistente. Sono 11 gli arresti eseguiti, ieri mattina, dalla Squadra mobile dell'Aquila nell'operazione "Fake job": 5 italiani, datori di lavoro e titolari di aziende agricole e 6 gli stranieri che facevano da intermediari con i loro connazionali. Gli stranieri truffati erano bengalesi, pakistani e marocchini, fatti arrivare in Italia, in particolare ad Avezzano e nei Comuni della Marsica, attraverso i flussi migratori disponibili nel corso dell'anno, per l'assunzione di lavoratori stranieri presso aziende agricole del posto. Le indagini, partite da una denuncia fatta nel 2010 da una donna fatta all'Ambasciata italiana di Islamabad in Pakistan, hanno messo in evidenza ben 259 richieste di visti d'ingresso, tutte finalizzate a false assunzioni. Si stima che il giro d'affari fosse di oltre 175mila euro mentre almeno 250 sono stati gli extracomunitari rimasti vittime del gruppo. Nella stessa inchiesta, i poliziotti hanno denunciato altre quattro persone coinvolte nell'organizzazione dedita al traffico di immigrati che sono un pakistano domiciliato a Corridonia, provincia di Macerata, e tre persone di Avezzano, Celano e Velletri.
lavoro inesistente. Sono 11 gli arresti eseguiti, ieri mattina, dalla Squadra mobile dell'Aquila nell'operazione "Fake job": 5 italiani, datori di lavoro e titolari di aziende agricole e 6 gli stranieri che facevano da intermediari con i loro connazionali. Gli stranieri truffati erano bengalesi, pakistani e marocchini, fatti arrivare in Italia, in particolare ad Avezzano e nei Comuni della Marsica, attraverso i flussi migratori disponibili nel corso dell'anno, per l'assunzione di lavoratori stranieri presso aziende agricole del posto. Le indagini, partite da una denuncia fatta nel 2010 da una donna fatta all'Ambasciata italiana di Islamabad in Pakistan, hanno messo in evidenza ben 259 richieste di visti d'ingresso, tutte finalizzate a false assunzioni. Si stima che il giro d'affari fosse di oltre 175mila euro mentre almeno 250 sono stati gli extracomunitari rimasti vittime del gruppo. Nella stessa inchiesta, i poliziotti hanno denunciato altre quattro persone coinvolte nell'organizzazione dedita al traffico di immigrati che sono un pakistano domiciliato a Corridonia, provincia di Macerata, e tre persone di Avezzano, Celano e Velletri.
Fonte: Polizia di Stato
Via: Il Tempo
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