Ha tentato di atterrare due o forse tre volte all'aeroporto di Kazan, poi si è schiantato al suolo ed è esploso. Questa la prima ricostruzione dell'incidente aereo nella Russia centrale in cui sono morte 50 persone, 44 passeggeri e sei membri dell'equipaggio.
L'incidente è avvenuto domenica alle 19.25 ora locale (le 16.25 in Italia). Nessun sopravvissuto a bordo del boeing 737 delle linee regionali del Tatarstan. L'aereo ha perso quota molto velocemente e fonti della sicurezza ipotizzano un errore del pilota. Le tv locali hanno descritto condizioni meteo avverse con forti venti e temperature sotto lo zero. I corpi delle vittime sono stati tutti ritrovati tutti vicino al luogo dello schianto. Tra loro anche uno dei figli del presidente della regione del Tatarstan. Il presidente Vladimir Putin ha costituito una commissione di inchiesta per indagare sulle ragioni dell'incidente. Negli ultimi anni in Russia sono aumentati gli incidenti nel trasporto aereo, tanto che le autorità hanno ordinato di sostituire gli apparecchi più vetusti, di progettazione sovietica, e lanciato una verifica su molte compagnie aeree, specie quelle minori che operano sull'immenso territorio della Federazione, dove spesso per spostarsi la via dei cieli è l'unica opzione. Nel 2010, la Russia e le ex repubbliche sovietiche hanno registrato un tasso di incidenti tre volte superiore alla media mondiale, secondo i dati della International Air Transport Association (IATA).
Fonte: Euronews
Via: Grr Rai
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