Stampa indiana su caso marò: accusa prevede pena di morte - video

La vicenda dei due marò italiani, incarcerati in India con l'accusa di avere ucciso dei pescatori al largo delle coste del Kerala, sembra non avere mai fine. Secondo quanto scrive il quotidiano Hindustan Times, infatti, l'Agenzia nazionale di investigazione indiana avrebbe "consigliato" di perseguire Massimiliano Latorre e Salvatore Girone in base a una legge che prevede anche la pena di morte. Una doccia fredda, che, benché sia solo a livello di "consiglio" e la decisione spetti comunque a un giudice, riporta indietro l'orologio della vicenda a diversi mesi fa, prima che le stesse autorità indiane garantissero al governo di Mario Monti che per i due marò non sarebbe stata presa in considerazione la pena capitale. Ora la partita diplomatica, che già ha suscitato molte polemiche anche in Italia, si riapre e ancora non se ne vede una possibile conclusione. Gli investigatori avrebbero presentato lunedì al ministero degli Interni un rapporto in cui si chiede di perseguire i due militari in base al "Sua Act", che reprime la pirateria marittima con la pena di morte. Il portavoce Syed Akbaruddin afferma che la posizione del governo indiano non è cambiata. "Il caso non rientra tra quelli che sono punibili con la pena di morte", ha ribadito durante una conferenza stampa. "Posso rinviare alla posizione espressa chiaramente dal ministro degli Esteri Salman Khurshid il 22 marzo in Parlamento".


Fonte: TMNews
Via: Hindustan Times
Foto dal video

1 commento:

  1. "I maro' rischiano pena di morte" Inquirenti indiani gelano l'Italia

    La stampa indiana torna a parlare della possibilita' di una condanna a morte per i due maro' italiani detenuti in India, ma la Farnesina ridimensiona il pericolo. Secondo ... De Mistura, che negli scorsi mesi ha incontrato piu' volte il ministro Khurshid, non manca pero' di rilevare come l'unica posizione ufficiale al momento sia quella del governo indiano che, attraverso il portavoce del ministro degli Esteri, ha confermato che "questo caso non rientra in nessuno modo in una fattispecie che contempla la pena di morte".

    fonte AGI - Agenzia Giornalistica Italia - ‎30 minuti fa‎ -

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