Il Cdm ha approvato ieri il decreto legge sulle carceri, presentato dal ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri. "Il Consiglio dei Ministri - spiega il premier Enrico Letta - ha affrontato il nodo giustizia attraverso un decreto legge e un disegno di legge. Il dl ha a
che vedere con la situazione carceraria e i diritti fondamentali dei detenuti". Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri tra l'altro introduce ''la figura del garante dei detenuti'', spiega Letta. ''Abbiamo valutato il tema della custodia cautelare e abbiamo deciso di rifarci al testo che si trova alla Camera. Come ha spiegato in conferenza stampa il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, "non ci sono automatismi, non si può parlare né di indulto né di indultino". Il decreto prevede interventi sia sui flussi di entrata che di uscita dal carcere permettendo ad esempio ai piccoli spacciatori e tossicodipendenti una maggiore possibilità di accedere alle comunità di recupero anziché la detenzione in carcere, una maggiore possibilità, elevando i limiti di pena per l'ammissione della messa in prova, braccialetto elettronico per chi è ai domiciliari, ma soprattutto è prevista una liberazione anticipata speciale per i prossimi due anni, proprio per l'emergenza sovraffolamento, che prevede un ulteriore sconto di pena, che passa dai 45 ai 75 giorni, come riduzione di pena possibile, a decorrere dal primo gennaio 2014 "ma dopo accertamento e motivazione pregnante del magistrato di sorveglianza", ha sottolineato Cancellieri. Il meccanismo, secondo le stime del ministero, "permetterà l'uscita scaglionata di circa 1700 detenuti nei prossimi mesi".
che vedere con la situazione carceraria e i diritti fondamentali dei detenuti". Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri tra l'altro introduce ''la figura del garante dei detenuti'', spiega Letta. ''Abbiamo valutato il tema della custodia cautelare e abbiamo deciso di rifarci al testo che si trova alla Camera. Come ha spiegato in conferenza stampa il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, "non ci sono automatismi, non si può parlare né di indulto né di indultino". Il decreto prevede interventi sia sui flussi di entrata che di uscita dal carcere permettendo ad esempio ai piccoli spacciatori e tossicodipendenti una maggiore possibilità di accedere alle comunità di recupero anziché la detenzione in carcere, una maggiore possibilità, elevando i limiti di pena per l'ammissione della messa in prova, braccialetto elettronico per chi è ai domiciliari, ma soprattutto è prevista una liberazione anticipata speciale per i prossimi due anni, proprio per l'emergenza sovraffolamento, che prevede un ulteriore sconto di pena, che passa dai 45 ai 75 giorni, come riduzione di pena possibile, a decorrere dal primo gennaio 2014 "ma dopo accertamento e motivazione pregnante del magistrato di sorveglianza", ha sottolineato Cancellieri. Il meccanismo, secondo le stime del ministero, "permetterà l'uscita scaglionata di circa 1700 detenuti nei prossimi mesi".
Fonte: ASCA
Via: TMNews
Foto archivio
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