Tre mesi di reclusione e 100 euro di multa è la condanna inflitta questa mattina al termine di un giudizio abbreviato a Simone Di Stefano, vicepresidente di Casapound, accusato di furto aggravato. Di Stefano è stato arrestato sabato scorso, dopo che
aveva tolto dalla facciata della sede di via IV Novembre la bandiera della Ue per sostituirla con una italiana. Poco dopo però il vessillo è stato restituito. La sentenza è stata pronunciata dal giudice monocratico Sabatini, che però ha imposto a Di Stefano l'obbligo di firma due volte alla settimana. Per il vicepresidente di Casapound il pm Sgro aveva chiesto sei mesi di reclusione e 180 euro di multa ma il giudice ha concesso all'imputato, che è stato difeso dall'avvocato Domenico Di Tullio, le attenuanti generiche e quella del risarcimento, avendo restituito la bandiera prima del giudizio, riparando così al danno. Il pm Simona Sgrò in sede di requisitoria per Di Stefano aveva chiesto sei mesi di pena e 180 euro di multa. Il giudice Carlo Sabatini ha invece comminato tre mesi e 100 euro. "Alcuni italiani non si arrendono". Si legge così sullo striscione che Casapound ha portato davanti all'ingresso del tribunale di piazzale Clodio in occasione del processo al suo esponente, Simone Di Stefano. Alla dimostrazione hanno partecipato circa un centinaio di persone, che hanno scandito lo slogan "Simone libero".
aveva tolto dalla facciata della sede di via IV Novembre la bandiera della Ue per sostituirla con una italiana. Poco dopo però il vessillo è stato restituito. La sentenza è stata pronunciata dal giudice monocratico Sabatini, che però ha imposto a Di Stefano l'obbligo di firma due volte alla settimana. Per il vicepresidente di Casapound il pm Sgro aveva chiesto sei mesi di reclusione e 180 euro di multa ma il giudice ha concesso all'imputato, che è stato difeso dall'avvocato Domenico Di Tullio, le attenuanti generiche e quella del risarcimento, avendo restituito la bandiera prima del giudizio, riparando così al danno. Il pm Simona Sgrò in sede di requisitoria per Di Stefano aveva chiesto sei mesi di pena e 180 euro di multa. Il giudice Carlo Sabatini ha invece comminato tre mesi e 100 euro. "Alcuni italiani non si arrendono". Si legge così sullo striscione che Casapound ha portato davanti all'ingresso del tribunale di piazzale Clodio in occasione del processo al suo esponente, Simone Di Stefano. Alla dimostrazione hanno partecipato circa un centinaio di persone, che hanno scandito lo slogan "Simone libero".
Fonte: Adnkronos
Via: TMNews
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