Sono appese ad un filo le speranze che Alfredo Famoso, il tassista aggredito domenica sera in via Morgagni a Milano possa farcela. I medici del Niguarda definiscono ridottissima la sua attività celebrale. L'aggressore, un 49enne con precedenti per lesioni è stato fermato
con l'accusa di tentato omicidio. Durante l'interrogatorio in Questura si è detto dispiaciuto per quanto è successo e ha raccontato la sua versione dei fatti. La lite è esplosa quando un taxi non gli ha dato la precedenza mentre attraversava le strisce con la compagna incinta di 8 mesi. Il 49enne ha prima colpito lo specchietto dell'auto con una confezione di bottiglie d'acqua, poi quando il tassista è sceso per controllare i danni, lo ha colpito alla testa con le stesse bottiglie. Alfredo famoso ha prima barcollato, poi è caduto battendo il capo prima su una ruota di scorta esterna di una jeep parcheggiata, poi a terra. "Una lite per motivi di viabilità degenerata e divenuta un evento drammatico. Una persona in fin di vita all'ospedale Niguarda e una persona nei cui confronti abbiamo eseguito un fermo indiziato di delitto per tentato omicidio". L'aggressore ha precisato che non è scappato dopo la lite, si è allontanato perché non credeva che le condizioni del tassista fossero gravi. La vittima resta in coma all'ospedale Niguarda. L'episodio riporta alla mente la vicenda di Luca Massari, tassista ucciso a Milano per aver investito un cane.
Fonte: SkyTg24
Foto: Facebook
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