Una raffica di colpi di mitra che partono da una nave militare diretti ad un peschereccio in navigazione nel Canale di Sicilia. E' una barca di scafisti si saprà successivamente, in fuga verso la Libia dopo aver scaricato in mare una chiatta con 176 profughi a
bordo. Sono gli stessi militari a girare questo video finito nelle mani del Tribunale Militare di Napoli. E' il 9 novembre, è passato un mese dalle due tragedie avvenute davanti Lampedusa e a largo di Malta. Le navi della Marina pattugliano il Mediterraneo per soccorrere barconi carichi di migranti. L'imbarcazione dopo qualche ora cola a picco: è affondata per il mare grosso dirà il comandante. Radicali e il partito per la difesa dei militari chiedono verità. "La Marina Militare avrebbe dovuto mettere in atto altri metodi dissuasivi, non quelli di sparare direttamente sul barcone senza sapere quanta gente c'era dentro e che tipo di gente era, nel senso che potevano essere tranquillamente dei migranti. Sulla nave non sono state trovate armi, non c'è stata alcuna azione di attacco rispetto ai militari italiani che non correvano alcun pericolo ed erano in acque internazionali". "L'operazione è stata condotta in stretto coordinamento con l'Autorità giudiziaria ed ha consentito di assicurare alla Giustizia 16 trafficanti di esseri umani", precisa la Marina Militare. "Dopo aver soccorso i migranti - aggiunge - la nave Aliseo [...]
bordo. Sono gli stessi militari a girare questo video finito nelle mani del Tribunale Militare di Napoli. E' il 9 novembre, è passato un mese dalle due tragedie avvenute davanti Lampedusa e a largo di Malta. Le navi della Marina pattugliano il Mediterraneo per soccorrere barconi carichi di migranti. L'imbarcazione dopo qualche ora cola a picco: è affondata per il mare grosso dirà il comandante. Radicali e il partito per la difesa dei militari chiedono verità. "La Marina Militare avrebbe dovuto mettere in atto altri metodi dissuasivi, non quelli di sparare direttamente sul barcone senza sapere quanta gente c'era dentro e che tipo di gente era, nel senso che potevano essere tranquillamente dei migranti. Sulla nave non sono state trovate armi, non c'è stata alcuna azione di attacco rispetto ai militari italiani che non correvano alcun pericolo ed erano in acque internazionali". "L'operazione è stata condotta in stretto coordinamento con l'Autorità giudiziaria ed ha consentito di assicurare alla Giustizia 16 trafficanti di esseri umani", precisa la Marina Militare. "Dopo aver soccorso i migranti - aggiunge - la nave Aliseo [...]
Nessun commento:
Posta un commento